Primo Internet Governance Forum Italia

19:13, Posted by Nicola Fabiano, No Comment

Si terrà a Cagliari il 22 e 23 ottobre il primo Internet Governance Forum Italia organizzato da ISOC Italia in preparazione del Summit G8 che si terrà nell'estate 2009.  Il 24 ottobre si terrà la seconda edizione del seminario internazionale sui diritti della Rete, Dialogue Forum on Internet Rights (DFIR 2).
Si tratta indubbiamente di eventi di notevole rilevanza, posto che si discute a livello mondiale della governance di internet che, come precisa ISOC , non va intesa quale governo della rete bensì come "lo sviluppo e l'applicazione da parte dei governi, del settore privato e della società civile, nei loro rispettivi ruoli, di principi, norme, regole, procedure decisionali e programmi condivisi che determinano l'evoluzione e l'uso di Internet".

Firme elettroniche: restilyng della normativa europea ?

12:35, Posted by Nicola Fabiano, No Comment

Secondo una notizia riportata il 26 settembre dall'ICE ,  Eurochambres (Associazione delle Camere di Commercio e dell'Industria europea), con riferimento agli appalti pubblici e all'e-procurment, "presenterà un piano d'azione europeo per la firma elettronica entro la fine del 2008". Difatti, Anne Troye ha evidenziato cinque principali aspetti: 1) Trusted Lists of Supervised QCSPs; 2) Interoperable AdES (QES) formats; 3) Interoperable QEC Profile; 4) Common Supervision Model of QCSP’s Practices; 5) Interoperable SSCD Profile.

Sarà forse l'occasione per una revisione della normative sulle firme elettroniche ?





Evoluzione del web ed effetti globalizzanti

08:41, Posted by Nicola Fabiano, No Comment

Internet, com'era prevedibile, si sta evolvendo, tanto che la stessa Unione Europea avvia una consultazione pubblica sulla politica di settore.
Si profila una nuova era dell'internet che non sarà costituita da una rete nuova, ma dall'evoluzione dello stesso web passando dall'attuale 2.0 (fatto di condivisione ed interazione) al 3.0. La Commissione Europea si manifesta sensibile a questi cambiamenti e richiede proposte ed iniziative per l'"internet of things" previsto per il 2009.

Posta elettronica certificata: singolare la posizione dell'Italia rispetto al resto del mondo

14:25, Posted by Nicola Fabiano, No Comment


L’Italia vanta, fra l’altro, il primato tecnologico in materia di posta elettronica, attraverso l’introduzione del singolare sistema della posta elettronica certificata. Beh, singolare in quanto il primato è tutto italiano, posto che nessun altro Paese al mondo ce l’ha. Al di la di questa breve osservazione, tra gli aspetti più rilevanti c’è quello delle firme. 
La posta elettronica certificata richiede la firma elettronica avanzata. Il nostro ordinamento giuridico ignora la firma elettronica avanzata, poiché essa è stata espressamente abrogata. Difatti, la direttiva comunitaria n. 93/99, che disciplina le firme elettroniche in ambito europeo, individua soltanto due tipi di firma elettronica: a) la firma elettronica (art. 2, n. 1) e b) la firma elettronica avanzata (art. 2, n. 2). Detta direttiva è stata recepita nel nostro ordinamento con il D.Lgs. n. 10/2002 ma quest’ultimo provvedimento è stato abrogato con l’avvento del codice dell’amministrazione digitale. Tuttavia, lo stesso CAD menziona agli art. 6 e 47 la posta elettronica certificata creando così una grossa contraddizione. In questo processo di evoluzione normativa sono cambiate le firme elettroniche: il CAD (D.Lgs. n. 82/2005) ha aggiunto alla sola firma elettronica la firma elettronica qualificata e la firma digitale. Attualmente, quindi, secondo le disposizioni vigenti (solo il CAD) esistono tre firme tra cui non è contemplata quella elettronica avanzata. Tuttavia, il DPR che disciplina la posta elettronica certificata (rectius l’utilizzo) all’art. 9, comma 1, dispone che “le ricevute rilasciate dai gestori di posta elettronica certificata sono sottoscritte dai medesimi mediante una firma elettronica avanzata” ed al comma 2 che “la busta di trasporto e’ sottoscritta con una firma elettronica di cui al comma 1”. In sostanza, per la validità della posta elettronica certificata – ai sensi dell’art. 4, ultimo comma, – è necessario che i gestori firmino le ricevute (di invio e di consegna) con la firma elettronica avanzata.
Da ciò sembra che, secondo l’attuale assetto normativo, la validità “agli effetti di legge” della posta elettronica certificata non possa essere riconosciuta in quanto manca nel nostro ordinamento giuridico l’elemento della firma elettronica avanzata (sic !). Tuttavia, se si applicano i principi giuridici in materia di gerarchia delle fonti si dovrebbe fare riferimento alla Direttiva comunitaria n. 93/99 che contempla proprio la firma elettronica avanzata. Ciò, però, vale ad introdurre nel nostro ordinamento la figura della firma elettronica avanzata, facendo così entrare dalla finestra ciò che è uscito dalla porta. Da ciò ne consegue che il novero delle firme passa da tre a quattro con ogni immaginabile conseguenza.